-
marlenee.
User deleted
Cara la mia cuoca BABA....
...urge un consiglio!
Mi piacerebbe provare a fare la PAELLA (mai fatta! )...cosa consigli di abbinarci come antipasto e dolce?
Per restare in tema "spagnolo" pensavo di innaffiare il tutto con una buona SANGRIA....ma il resto? help me please!
grazzziiieeeee!!!!
marle. -
popcorn.
User deleted
mmm eli, non la fare a me però
sono più un tipo da pasta!. -
baba2.
User deleted
Anch'io, se devo essere sincera, preferisco approfondire gli aspetti della nostra cucina nazionale, visto che in Italia ce n'è per tutti i gusti...
Detto questo, cara Marlene, ecco qua tutto il mio sapere riguardo a Paella e co.:
Innanzi tutto io berrei la sangria come aperitivo, dato che questa bevanda è fatta con il vino rosso e la frutta, e mi risulta che originariamente venisse consumata fuori dai pasti.
Inoltre è dolce ed io non la vedo molto bene con la paella con cui abbinerei un buon vino bianco, fresco.
SANGRIA
Cannella - 2 stecche
Chiodi di garofano - 6
Gassosa - 500 ml
Limoni - 2
Mele - 1
Pesche - 2-3
Vaniglia - 1 bacca
Vino - rosso corposo 1 litro
Zucchero - 120 gr
Brandy - (o Grand Marnier o Cointreau) 1 bicchierino
Ponete in una ciotola di vetro abbastanza capiente da contenere tutti gli ingredienti il vino, lo zucchero, il liquore, i chiodi di garofano, la cannella intera, la bacca di vaniglia e il succo di un limone e di un’arancia: mescolate bene con un mestolo.
Lavate la frutta e togliete i torsoli alle mele e i noccioli alle pesche, poi senza sbucciarle tagliatele a cubetti e versatele nel vino; unitevi anche un’arancia e un limone, non sbucciati e tagliati a rondelle sottili. Mescolate il tutto e riponete la sangria nel frigorifero per tutta la notte, e al momento di servirla, aggiungete la gassosa e qualche cubetto di ghiaccio.
Se preferite dare alla sangrìa un gusto meno dolce, sostituite la gassosa con della soda, e se vi fa piacere potete aggiungere qualsiasi tipo di frutta voi vogliate, l’importante è che non sia troppo matura da spappolarsi. Ricordatevi che per far si che la sangria sia saporita, dovete farla macerare con i suoi ingredienti almeno per due o tre ore (meglio prepararla il giorno prima).
Per quanto riguarda il vino da usare ecco alcuni consigli: Bonarda non frizzante, Cannonau di Sardegna, Salice Salentino rosso
Per quanto riguarda gli ANTIPASTI, essendo la paella un piatto unico molto importante, non preparerei molte altre cose, io ho trovato queste due ricette che mi sembrano carine e che si possono mangiare tipo stuzzichino mentre si sorseggia la sangria.
Oltre tutto, se riesci a trovare (ci dovrebbero essere anche in plastica) quei contenitori tipo "finger food" li puoi preparare già nelle porzioni singole e fanno ancora più scena
FRITTATINE DI GAMBERI
300 g di farina
100 g di farina di ceci
300 g di cipolla bianca tritata finemente
100 g di prezzemolo
sale
300 g di gamberi sgusciati
Olio
In una ciotola mescolate la cipolla tritata con il prezzemolo e i gamberi a pezzetti, a cui amalgamerete la farina e l'acqua fino ad ottenere un impasto di giusta consistenza, né troppo denso né troppo liquido. Lasciate riposare l'impasto per 3 ore prima di friggerlo.
Mettete al fuoco una padella con olio e quando avrà raggiunto la temperatura di 160° versate a cucchiaiate l'impasto. Lasciate dorare bene le frittatine da un lato, quindi con una paletta giratele e lasciatele cuocere bene dall'altro. Dovranno risultare croccanti al punto giusto.
Si possono preparare anche in anticipo e si possono riscaldare un attimo in forno prima di servirle.
OLIVE ALLA MADRILENA
1 kg di grosse olive nere
250 g di cipollotti
olio, aceto, sale, paprika, origano in polvere, aglio tritato
Lavate le olive in acqua fredda e asciugatele con molta cura. Mettetele in una insalatiera di ceramica. Aggiungete i cipollotti puliti, lavati e tagliati a pezzi. Condite con olio, paprika, aceto e sale a piacere. Mescolate bene. Spolverizzate con origano in polvere e aglio tritato. Amalgamate bene tutti gli ingredienti e lasciate riposare in un luogo fresco per 1 ora prima di servire.
Per la paella, il dibattito aperto è: “quella tradizionale è quella di carne, quella di pesce, o quella mista?” Qualcuno sostiene che esistano soltanto due versioni: quella alla valençiana e quella de marisco, con solo pesce. In realtà ci sono tantissime versioni di paella
PAELLA AI GAMBERONI
Per 8 persone
300 gr Riso superfino baldo
250 gr petto di pollo
200 gr piselli sgranati
150 gr salsiccia piccante
Una falda di peperone verde
Una falda di peperone giallo
Una falda di peperone rosso arrosto
Una cipolla
Aglio
Un grosso pomodoro
2 bustine di zafferano
Vino bianco secco
Brodo vegetale
Olio
Sale pepe
Rosolate nella "paellera" il pollo e la salsiccia a tocchetti, con un filo d'olio, toglieteli e nel condimento soffriggete uno spicchio d'aglio e la cipolla tritati, il peperone giallo e quello verde a tocchetti, il pomodoro sminuzzato e i piselli; dopo circa 8' tostatevi il riso, sfumatelo con un dito di vino, unite il pollo, la salsiccia, sale, lo zafferano, coprite con brodo bollente (circa g 700) e, senza mescolare, fate stufare il riso,finché il liquido sarà stato quasi del tutto assorbito; guarnite la paella con il peperone rosso poi servitela.
PAELLA ALLA CATALANA
Per 8 persone
300 gr riso
300 gr peperone rosso
250 gr melanzana
250 gr zucchine
12 gamberoni
Una cipolla
Pistilli di zafferano
Brodo di pesce o vegetale
Olio
sale
Bruciacchiate il peperone, spellatelo, privatelo del picciolo, dei semi, quindi riducetelo a listerelle. Affettate la cipolla a velo e fatela appassire in un filo d’olio, in una capace padella (o, nell’apposita paellera); unitevi poi la melanzana, ridotta a piccoli cubetti, fatela rosolare bene quindi aggiungete il riso e lasciate insaporire brevemente il tutto, prima di coprirlo di brodo caldo (circa tre quarti di litro). Dopo circa 8' di cottura, aggiungete nella padella le zucchine, anch’esse a cubetti, un generoso pizzico di pistilli di zafferano, una presina di sale, i gamberoni interi e, senza più mescolare, completate la cottura del riso in altri 8' circa: sarà pronto quando tutto il brodo sarà stato assorbito. Guarnite allora la paella con le listerelle di peperone rosso e portatela subito in tavola nella paellera
PAELLA VALENCIANA
Ingredienti
200 g di riso
1 kg di cozze
500 g di gamberi
200 g di fesa di vitello
150 g di lonza di maiale, 100 g di salsiccia
1 cipolla
1 peperone rosso
100 g di olive
100 g di fagiolini teneri
6 pomodori
2 spicchi d'aglio
1 cucchiaino di zafferano
1 dl di olio di extravergine d'oliva
sale e pepe
Preparazione
Raschiate le cozze, lavatele e fatele cuocere con un po' di acqua prelevata dal litro che complessivamente utilizzerete per preparare la paella; filtrate quindi il liquido di cottura ed eliminate metà delle valve. Lavate e asciugate bene i gamberi; pulite i peperoni e tagliateli a listarelle. Pulite e affettate la cipolla e fatela rosolare con l'olio e la carne di vitello tagliata a dadini. Unite i peperoni, i fagiolini puliti, i gamberi e fate cuocere per 10 minuti a fuoco vivo.
Sbollentate intanto i pomodori, pelateli, sminuzzateli grossolanamente e poi uniteli agli altri ingredienti assieme alla salsiccia già pelata e affettata, alle olive snocciolate e all'aglio. Rosolate il tutto, pepate, unite il liquido delle cozze e fate cuocere per una decina di minuti. Aggiungete quindi il riso, rosolatelo, unitevi l'acqua rimanente, calda e salata, assieme allo zafferano. Fate infine cuocere per ¼ d'ora e prima di togliere dal fuoco aggiungete le cozze.
Il DOLCE, beh, dopo tutta questa mangiata , che ne dici di un bel sorbetto al limone, o comunque alla frutta......
BUON APPETITO!!!!!
. -
marlenee.
User deleted
...slurpp..slurrppp!!!!
meraviglia delle meraviglie!!!!
...ho già l'acquolina in bocca!
GRAZIE mille per i preziosi consigli e per le ricette!
appena sperimento ti racconto com'è andata!
. -
popcorn.
User deleted
e nooooo!
il dolce ci vuole, burp o non burp
mi viene in mente la Crema Catalana, più spagnola di così.
peccato che solitamente sappia di bruciaticcio
visto che scaldano il caramello sopra con la fiamma ossidrica o qualcosa che gli somiglia !. -
baba2.
User deleted
Hai ragione perché in teoria si dovrebbe usare un ferro apposta, che viene prima arroventato sul fuoco e poi lo si appoggia sullo zucchero sparso sulla crema...
Forse quello che hai visto tu è quella spece di grosso accendino da cui esce una fiammona, ma stai tranquilla è solo fuoco, lo si usa spesso in televisione per creare lo stesso effetto in minor tempo, soprattutto sulle chiare d'uovo sbattute per farle diventare marroncine.....
.