Sindrome eosinofilica

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  1. Sophie&Gin
     
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    Scusate ragazzi, ma sono in ansia ed ho bisogno di un confronto con qualcuno....avete mai avuto a che fare con la sindrome eosinofilica? Leggete sotto:

    Si tratta di una patologia molto frequente nei gatti, che colpisce indistintamente i gatti di casa e i gatti randagi, senza distinguere i maschi dalle femmine, gli interi dagli sterilizzati e senza preferire razze particolari. Si può presentare a qualsiasi età anche se più frequentemente insorge nei giovani.

    Si definisce come “sindrome” perché è costituita da un’insieme di sintomi non sempre chiaramente collegati tra loro, “eosinofilica” perché all’esame istologico le lesioni sono caratterizzate da un accumulo di un particolare tipo di globuli bianchi che si chiamano “granulociti eosinofili”.
    Questo particolare tipo di globuli bianchi di solito aumenta in corso di allergie, malattie parassitarie o micotiche.

    Della sindrome eosinofilica si distinguono tre forme che possono presentarsi singolarmente o in associazione nello stesso soggetto. Esse sono:

    Stomatite eosinifilica
    Linfangite eosinofilica
    Placca eosinofilica
    Stomatite eosinofilica significa letteralmente “infiammazione della bocca a carattere eosinofilico” cioè infiammazione della bocca con massiccia presenza, in questa infiammazione, di quel particolare tipo di globuli bianchi chiamati granulociti eosinofili.
    Questa caratteristica naturalmente non ci appare all’esame clinico del gatto, quello che ci appare è un povero gatto che rifiuta il cibo non per inappetenza, ma perché mangiare è talmente doloroso che preferisce rinunciare.

    Il proprietario spesso riferisce che il gatto chiede da mangiare ma poi davanti alla ciotola volta le spalle, oppure tenta di prendere in bocca il cibo ma lo lascia cadere subito dopo accompagnando spesso il gesto con smorfie o versi di dolore. Nei casi più gravi il soggetto può presentarsi con la bocca semichiusa, con colio di bava o soltanto con i peli intorno alla bocca sporchi e maleodoranti, cosa difficile da riscontrare in un gatto sano.

    Il cattivo odore della bocca è spesso il motivo che spinge il proprietario a portare il gatto alla visita veterinaria. Il dolore alla assunzione del cibo e alla deglutizione e l’odore cattivo sono presto spiegati allorché proviamo ad aprire la bocca al gatto in questione, manovra tra l’altro non facile perché molto dolorosa. L’interno della bocca si presenta fortemente arrossato e ispessito, le gengive sono interessate ma più spesso è la parte più profonda della bocca la più colpita.
    Il palato molle, l’istmo delle fauci, tutta la gola si presenta fortemente arrossata e ispessita, spesso ci sono aree necrotiche giallastre.

    Altre volte è soltanto la commessura labiale, cioè gli angoli della bocca, o un labbro a essere colpiti dalla lesione. Ci sono varie lesioni della bocca del gatto che possono essere confuse con la stomatite eosinofilica. Sarà compito del veterinario distinguerla dalle altre possibilità.

    Linfangite eosinofilica significa letteralmente “infiammazione dei vasi linfatici a carattere eosinofilico”. Spesso associata alla stomatite, si può altresì presentare da sola. Difficile da notare precocemente perché inizia con un lieve ispessimento dei vasi linfatici del margine posteriore delle cosce del gatto, lì dove i peli sono solitamente più lunghi, e soltanto un proprietario che accarezza il proprio gatto molto attentamente può notare questo ispessimento sotto la pelle del bordo posteriore delle cosce del proprio animale.

    Più spesso il gatto viene portato alla visita perché non ha più quel “bel ciuffo di peli dietro le cosce” o perché “da un po’ di tempo si lecca insistentemente dietro le cosce”.

    La lesione si manifesta con la perdita di pelo più o meno accentuata, con la presenza di cordoncini o nodulini a rosario, dapprima soltanto ispessiti e duri al tatto poi rossi e molto rilevati sulla cute, si arriva infine a vere e proprie ulcere trasudanti lungo tutto il bordo posteriore delle cosce.

    Raramente la lesione si può manifestare sulle zampe anteriori, con cordoncini ispessiti lungo la faccia interna della zampa,o con ispessimento dei cuscinetti plantari.

    Con la dicitura placca eosinofilica si intendono lesioni della pelle che si possono manifestare quasi ovunque sul corpo del gatto ma più spesso si riscontrano sul ventre, sul collo o sulle zampe. Sono lesioni piatte rilevate, spesso insorgono come semplici ispessimenti della cute che poi il gatto stesso con il leccamento trasforma in ulcere rossastre .

    A volte coprono intere aree del corpo convergendo a formare delle vere e propri placche, a volte sono piccole lesioni localizzate con scarsa tendenza a diffondere, sempre sono fortemente pruriginose e dolenti soprattutto quando vengono complicate da infezioni dovute a germi di irruzione secondaria, il che le rende di difficile distinzione da altri problemi della cute del gatto quali micosi, piodermiti o tumori cutanei.

    La diagnosi di queste tre forme è tanto più agevole per il veterinario quanto più precocemente il proprietario si accorge che qualcosa non va col proprio gatto. Allorché le lesioni si presentano complicate da infezioni intercorrenti, cosa molto frequente, è più difficile inquadrare il problema come Sindrome Eosinofilica.

    L’esame citologico, da ago aspirato o da impronta, può costituire un valido sussidio diagnostico in caso di dubbio da parte del veterinario, ma la diagnosi è per lo più clinica.

    Le cause della malattia non sono state chiaramente individuate.
    Certo è che non si tratta di una forma infettiva contagiosa, non c’è alcun rischio di trasmissione da gatto malato a gatto sano. Ne c’è alcun rischio di trasmissione all’uomo o ad altre specie. Sembra piuttosto trattarsi di una forma allergica/autoimmune, cosa confermata dalla sensibilità alla terapia cortisonica. Sono state avanzate diverse teorie che ricondurrebbero la malattia a cause di allergie alimentari o ambientali, ma studi e ricerche sono ancora in corso per individuare una causa certa.

    Per quanto riguarda la terapia tutte e tre le forme rispondono bene alla terapia cortisonica in associazione con antibiotici per tenere a bada le complicazioni batteriche secondarie. Tutte e tre le forme tendono a recidivare e raramente un gatto affetto guarisce permanentemente, più spesso dovrà sottoporsi periodicamente a cicli di terapia. Esistono possibilità terapeutiche alternative al cortisone ma non hanno una pari efficacia.

    In omeopatia possono utilizzarsi diversi rimedi: Mercurius Corrosivus, Mercurius Solubilis, Sulphur, Hepar Sulphur, Phosphorus e altri a seconda dell’aspetto e sede della lesione e del temperamento e costituzione del soggetto colpito.

    Anche l’erboristeria ci offre rimedi quali la Bardana, il Tarassaco, il Ribes e altri che spesso allungano gli intervalli e favoriscono la remissione dei sintomi, ma non sempre è facile fare assumere estratti alcolici, tinture madri o gemmoderivati ad un gatto.

    Gli integratori alimentari a base di acidi grassi polinsaturi assunti per lunghi periodi possono diminuire l’intensità e la frequenza di insorgenza delle lesioni.

    L’alimentazione sembra giocare un ruolo importante nella genesi della malattia. Una alimentazione sana e non eccessiva sembra essere uno strumento di prevenzione verso questa patologia, ma la validità e l’ efficacia della dieta nel prevenire questa sindrome è ancora da dimostrare.



    .....vorrei sapere se qualcuno si e' mai trovato ad affrontare questa malattia, come l'ha curata e se e' riuscito a debellarla o ..... so che non e' trasmissibile, ma in alcuni casi puo' avere conseguenze irreparabili...sto male solo a pensarci.................

    Sono gia' seguita da un veterinario, ma un cronfronto con qualcuno che la conosce puo' sempre essere utile...o rassicurante

    :grazie:
     
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  2. codamorbida
     
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    Ciao non ho esperienza diretta di questa malattia ma me ne sono interessata a seguito di testimonianze dirette e non di proprietari con mici affetti dalla stessa sindrome.
    Per quel che ho visto io se presa in tempo viene guarita piuttosto bene e i mici vengono poi seguiti con una cura di mantenimento.
    Anche se la dieta non è la causa scatenante ho letto che viene comunque consigliato un regime di alimentazione per gatti intolleranti, come il forza 10 o i cibi monoproteici. La descrizione riportata è esatta, si cura con antibiotici+cortisone e alcuni integratori quali il ribes pet che da risultati soddisfacenti.In caso di lesioni cutanee la tendenza è quella di costringere il gatto al collare elisabettiano per prevenire infezioni.
    Essendo una malattia auto immune non so se hanno studiato la correlazione tra sindrome eosinofilica e consanguineità: ho notato infatti che molti mici malati provengono da colonie feline in cui appunto vi sono accoppiamenti tra familiari stretti.
    L'accoppiamento tra consanguinei, per altre ragioni, è utilizzato anche in molti allevamenti, spero con maggior criterio ovviamente.
    E' solo un mio dubbio.
     
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  3. MoskvaSibCat
     
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    non ho mai avuto questo problema. La cosa che mi viene in mente è che l'alimentazione corretta sarebbe la cosa indispensabile per almeno limitare i danni.
    Non so cosa ti abbia consigliato il vet ma se non lo ha fatto potresti chiedere un esame delle feci per ricerca di protozoari come Giardia, Tritrichomonas. Non sono trattamenti facili nel caso fosse positiva e qualsiasi risultato io consiglierei di iniziare la cura con Flagyl a dose forte e tempo accorciato e non dose minore per tempo lungo.
    Dopo trattamento aspettare e rifare l'esame dopo qualche giorno, questi parassiti hanno un ciclo di vita corta ma sono spesso difficili da trovare nelle feci e dovrebbero aumentare di numero per essere rintracciabili :(
    Altra considerazione, se ci sono protozoari - controllare anche gli umani che vivono nella casa - sono parassiti (almeno la Giardia lo è di sicuro) che infestano anche l'uomo. Fare una accurata pulizia e disinfezione della casa appena inizia la cura e rifarla a fine cura, sono parassiti che possono contaminare anche determinati ambienti.

    L'associazione dei protozoa con manifestazioni di tipo allergico è più frequente di quanto si sappia. Io sono diventata allergica dopo aver subito una parassitosi con Giardia oltre 40 anni fa. La parassitosi è stata debellata subito ma l'allergia è rimasta. Qua in Italia temo che queste parassitosi stanno iniziando a diventare + comuni ma che pochi del settore medico ne siano al corrente, sia per umani che per animali.

    per alimentazione corretta - se ci sono problemi di allergia e tu hai la possibilità di preparare mangiare per lei a casa io consiglierei questo tip di alimentazione, se possibile a crudo tipo BARF con la accuratezza di proporre piccole quantità varie volte al giorno. Il crudo deve essere mangiato subito e qualsiasi avanzo va ritirato e buttato per evitare la proliferazione di batteri.
    Croccantini specifici per gatti con problemi di allergia/intolleranza solo nel caso non sia possibile alimentazione fatta a casa, BARF o cotta o almeno umido specifico - perché praticamente tutti i crocchi sono a base di cereali come mais e soia - che possono causare loro stessi intolleranza.
     
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  4. Sophie&Gin
     
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    Domani la visita un dermatologo in una clinica specializzata....Come alimentazione mangia almonatur...l'unico problema e' che non ha un gran appetito e mangia quasi solo e soltanto tonno...provo a toglierglielo ed ho la sensazione che molto dipenda da questo, ma poi non mangia una cippa!!!! avevo gia' sentito parlare della dieta barf, a questo punto attendo domani e poi inizio sicuramente ad inserirla, anche perche' ha 9 mesi e pesa 2,6 Kg...io le feci le controllo, ma ad occhio nudo sembra tutto regolare.....confido in domani....affrontare cure non mi spaventa....sono pero' in ansia perche' mi ha detto il vet. che potrebbe avere a che fare con una forma cancerogena.....e tremo!!!!!!! :uèèèè: ....una cosa che mi fa pensare e' che ho letto che questa dermatite viene anche per stress e devo dire che le e' venuta molto forte in coincidenza del cambio casa e dell'allontanamento dalla sua compagna di giochi....Mah! ho la testa che frulla...devo solo mettermi calma e aspettare domani!!!!! Intanto ti ringrazio dei consigli! E speriamo bene!
     
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    Mi dispiace per la tua miciotta.

    Non avevo mai sentito parlare di questo problema e ti ringrazio per aver postato il tutto.
    Può tornare utile a tanti altri.

    Spero che il problema si risolva nel migliore dei modi, che sia solo causa dello stress.
    Facci sapere e un grosso in bocca al lupo.
     
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  6. codamorbida
     
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    Mi spiace tanto per quanto ti è stato prospettato ma non fasciarti la testa. Normalmente i vet mettono le mani avanti per non cadere indietro e vedrai che sarà una situazione risolvibilissima.
    Certo, 2,6 kg sembrano pochini per una sib di 9 mesi, ma intanto cerca di individuare la dieta giusta.
    La BARF è una dieta naturale quindi consigliatissima ma in caso di difficoltà esistono anche linee di crocchi naturali, senza cereali come l'acana o le orijen.
    Molti mici con problemi di intolleranza sono migliorati con questi prodotti. Io stessa che alterno i suddetti prodotti con altre marche posso testimoniare che a livello muscolare, vitalità, pelo etc...danno veramente ottimi risultati.
     
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  7. Sophie&Gin
     
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    Eccoci!! Visita finita!!! Per fortuna come dice codamorbida erano state messe le mani avanti!!! E' una malattia idiomatica....non contagiosa e soprattutto non mortale!!!!!!!!!! :012tu.gif: allergia a cosa da definire: polvere di casa? possibile....disinfettiamo casa da capo a piedi......Allergia alimentare? molto piu' possibile! eliminazione totale di tutti i cibi assunti fino ad oggi...dieta monoproteica per un mese a base quaglie, maiale, o tutto cio' che non abbia mangiato fino ad oggi!....e speriamo che smetta di snobbare tutto cio' che non sia tonno!!! TANTA PAZIENZA? SIIIIIIIIIIIII !!!!!! TANTO AMORE? ....E' LA NOSTRA BAMBINA (Certo che non bastava l'uomo ad avere gusti culinari difficili.....anche lei!!!!!!!!!!!!!!!!) Meglio cosi'!!! erano giorni di terrore, ma sapere che e' risolvibile e' tutta un'altra cosa!!!!! Grazie a tutti!!!! :hug:
     
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  8. codamorbida
     
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    Che bella notizia!!! :yuppi-du:

    CITAZIONE
    (Certo che non bastava l'uomo ad avere gusti culinari difficili.....anche lei!!!!!!!!!!!!!!!!)

    :lol: :lol: :lol:
     
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    Anna&Anastasia

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    bè, lei non puoi, ma l'uomo mettilo ai fornelli!!! io cucino questo, non ti va? cucinati tu e poi pulisci!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
     
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    Dai bellissima notizia!!!

    Purtroppo più si va avanti e più se ne sentono anche tra gli animali di problemi di allergia.
    Ma se con tanta pazienza e tanto amore si risolve, non c'è problema.
    Un grattino alla piccola :LOV:
     
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  11. sidozzo
     
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    Che bella notizia!!!!! Per fortuna che è un problema risolvibile!!
    Un bacino alla piccola!
     
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    Anna&Anastasia

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    Anastasia, se ti consola, soffre di asma allergica...
     
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  13. Sophie&Gin
     
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    e non avete rimedio per farla star meglio? povera!....certo che e' proprio vero...anche per gli animali ora si sento tanti di quei problemi e reazioni allergiche che prima proprio non esistevano.... mi spiace solo che le dia fastidio, le prude e ogni tanto mentre si lecca incomincia a correre e miagolare come una pazza perchè le fa male....poi ci vorrà il tempo che ci vorrà.... il veterinario mi ha detto di non lasciarmi corrompere se non mangia la nuova dieta, perchè prima o poi lo farà "nessun gatto si lascia morir di fame"....ok!!! ma che brutoooooo :(

    Tanti grattini ai vostri piccoli! :tolo-tolo:
     
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    Meno male... sono contenta per voi! Anche mia ocgnata ha tribolato parecchio per risolvere il problema del suo europeo, che soffriva di episodi di asma e se non sbaglio anche lesioni cutanee... Il tutto risolto cambiando la dieta, che ora non prevede più cereali!
     
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  15. Sophie&Gin
     
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    .....monoproteico bocciato....quaglia cruda bocciata...... <_< anzi!...solo leggermente assaggiati se dati con le mani (mai fatto prima)....totale 2° giorno di digiuno!!!! acc.....!!!!
     
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36 replies since 13/5/2012, 03:50   705 views
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