uso delle spezie in cucina

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    Anna&Anastasia

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    infatti a trovare sale non iodato si fa una fatica...e come dicevo, per mia madre è veleno. non fa bene a tutti!!!

    @Sonja ho trovato questo...ti può essere utile?
    http://www.buttalapasta.it/articolo/in-cuc...-gustose/35077/

    io, ad esempio, uso il curry dolce, non è piccante e molto saporoso...ad esempio ne metto una puntina nel risotto allo zafferano, non si sente quasi, dà un saporino ottimo ed evito aggiunte di sale...
     
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    Anch'io uso spesso il curry, a volte nella carne o pesce, ma soprattutto nelle insalate di riso in estate e nelle insalate di pasta- Diventano molto più gustose.
     
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    Silvia,
    ho risposto al tuo MP tre volte, perchè mi sembrava che non fosse partito, in realtà non sono sicura, perchè nella mia cartella dei messaggi inviati non c'è traccia di alcuno dei tre.
    I casi sono due: o hai ricevuto 3 messaggi (e me ne scuso perchè sono lunghi e noiosi) o neppure uno.
    Scusa per l'inconveniente e fammi sapere!
     
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    Grazie mille Tiziana, ricevuti e letti, non erano noiosi anzi, utilissimi!! Mi spiace x il tempo che avrai perso e chiedo scusa x l' OT a tutti!
     
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    Lo sapevo che eravate preparatissime :D

    Grazie Anna per il link, appena ho un attimo lo leggerò con attenzione.
    E poi andrò a far scorta di spezie (senza mio marito logicamente :D )

    Comunque il suo è un problema proprio lieve, ma meglio approfittarne sin da subito così eliminiamo anche noi un po' il sale che ci guadagnamo in salute.

    PS: per la pasta madre come la fate, mi avete incuriosito.
     
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    Io la prima pasta madre ho provato a farla partendo da 1 parte di farina e 1/2 parte di acqua, e per incoraggiare la formazione dei lieviti ho agiunto un quantitativo piccolissimo ( 1 gr ) di lievito di birra. Non è il metodo più ortodosso, ma ben presto, dopo pochi rinfreschi, non resterà più nulla di quel lievito di birra (un po' come outbreeding).
    Popo qualche giorno di rinfreschi (aggiungendo ogni volta tanta farina quanto il peso della pasta e la metà di acqua, ha cominciato a prendere vita la pasta madre, che si presenta come una pasta abbastanza morbida e alveolata tipo una spugna.
    Col tempo aumenta sempre più la velocità con cui aumenta di volume.
    Per essere veramente matura occorrono circa 9 mesi, ma si può comunque utilizzare anche per i primi tempi.
    Io la rinfresco almeno una volta a settimana, se mi serve anche di più, e la conservo in frigorifero in un barattolo di vetri chiuso ma con una piccola fessura per farla respirare.
     
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    Non ho molto da aggiungere a quanto già esaurientemente scritto da Tiziana. L’unica differenza è che l’ho creata secondo un metodo trovato in internet, non ricordo nemmeno in che sito ma ho annotato il procedimento, a partire da 200 gr di farina Manitoba+ 100 gr di acqua minerale naturale ed 1 cucchiaino di miele come starter, era fine settembre e la temperatura in casa era ideale.

    Dato che non ho usato lievito di birra la creazione è stata un pò lenta. Ho lasciato l’impasto a riposare in un contenitore di vetro con coperchio ad una temperatura di circa 22-25° per due giorni dentro il forno ovviamente spento. Dopo due giorni l’ho rinfrescato come ti ha spiegato Tiziana, ho preso 100 gr dell’impasto + 100 gr di farina Manitoba e 45-50 gr di acqua. Riposo di altri due giorni.
    Trascorsi questi due giorni ho rinfrescato nuovamente il lievito nello stesso modo: 100 gr impasto +100 gr di farina e 45-50 gr di acqua ponendo però da ora in frigo l’impasto x 5 giorni.Trascorsi 5 giorni altro rinfresco allo stesso modo. Fatta questa operazione altre due volte (per un minino, dunque, di 15 giorni) ho cominciato ad utilizzare il lievito per fare all’inizio solo il pane e con farine bianche perchè essendo giovane era ancora acidino e non andava bene per farine integrali . Ad oggi lo uso a regime come Tiziana.
    Ti dirò sinceramente che crearlo è stata una grande seccatura ma poi la soddisfazione di farlo con una cosa viva creata da te è speciale. L’ho regalato in giro ad amiche e colleghi quindi dovesse disgraziatamente deperire ho sparpagliato in giro i suoi figlioli!!
    Ti dico subito che devi avere passione perchè è comunque una soddisfazione ma anche un impegno in più e devi pensare a lui in qualche modo anche quando vai in vacanza.
    Se ti dovessi decidere facci sapere, sono sicura che tra Tiziana e me avresti molti buoni consigli!!

    PS: meno male che non avevo molto da aggiungere....mi scuso!!
     
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    Siete veramente delle grandi!!!!!
    Grazie dei consigli.

    Io ho un unico problema, un marito molto tradizionalista nel mangiare (tutta colpa di sua mamma e sua nonna) che storce il naso ogni volta che gli propino qualcosa di nuovo (anche se magari poi lo apprezza molto)

    Questo fatto e il tempo non sempre disponibile (questioni di priorità) han fatto sì che diventassi un po' pigra in cucina.

    L'unico mio stimolo è quando ho ospiti, allora mi sbizzarisco con mille novità e tutti sono sempre molto soddisfatti, anche lui :lol:
     
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    Succede un po' a tutte quando si hanno suocere molto brave in cucina, un po' perchè tendono a volerti dare tutto quello che fanno, un po' perchè torna anche comodo.
    Io ho cominciato a cimentarmi di più dopo che mia suocera era diventata troppo anziana per poter continuare a cucinare come ai bei tempi.
    Il lievito naturale, come ti ha detto giustamente Silvia, all'inizio sembra un ulteriore impegno che oltretutto non pui permetterti di abbandonare a se stesso e che quasi ti spaventa, ma poi diventa come uno di casa, ci prendi confidenza, impari a conoscerlo e lui attraverso il colore, la consistenza e l'odore ti comunica subito di che cosa ha bisogno, quasi come un essere vivente che guardandolo capisci se è in forma o no.
    E soprattutto fa sempre il suo onesto lavoro.
    Prima dovevo sempre ricordarmi di compare il lievito di birra in cubetti, che specialmente in estate, a volte era mezzo guasto anche appena comprato.
     
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    Tiziana, non avrei potuto usare parole migliori per descrivere il mio lievito madre!!
    Beate voi che avete avuto delle suocere brave cuoche e magari vi rifornivano anche di manicaretti.... La mia, povera non c'é piú da tempo, era tanto cara con me ma era una pessima cuoca, prima di sposarmi poi da anni cucinavo io in casa, mancata mia mamma che ero giovane, quindi è normale che ne sappia un pó di cucina, anche se sono ormai da molto alla ricerca di piatti un pó alternativi o rivisitati in chiave salutista e soprattutto con il minor uso possibile di carne ed affini.
    Mio marito si è ormai abituato, ogni tanto si lamenta un pó ma finisce sempre tutto!!
     
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    Hai ragione Silvia, passando gli anni e con l'esperienza ci si educa e si cerca di educarsi a vicenda ad una alimentazione più equilibrata e razionale, magari rinunciando all'impulso di mangiare sempre le cose che più piacerebbero, per cercare di limitare i danni che certa buona cucina tradizionale inevitabilmente porta.
    Io penso, forse a torto, che se avessi continuato a mangiare nel modo in cui mangiavo da ragazza e nei primi anni da sposata, non avrei potuto reggere, non per la quantità, che comunque era senza dubbio maggiore, ma proprio per la qualità.
    C'è sempre una compensazione, io avevo la suocera che cucinava bene e amava stare in cucina, ma la mamma no, non amava cucinare da giovane e ancora meno ora da anziana, anzi più invecchia e meno cucina.
    Io sono una via di mezzo.
     
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