Occhio verde...

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    Anna&Anastasia

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    Sicuramente posso capire la tua voglia, anche per i bambini, di avere il prima possibile un nuovo frugoletto peloso che gira per casa.
    Però ci sono dei tempi tecnici per poterlo fare in piena sicurezza. E' in gioco la salute di un essere vivente.
    Anch'io ho sempre sentito parlare di uno specchio dai 3 ai 6 mesi, anche perchè non puoi candeggiare tutta la casa, purtroppo.
    Oltre tutto questo tempo vi permette di cercare con attenzione un allevamento serio ed affidabile.
    A questo proposito, se io fossi un'allevatrice, sarei io la prima a chiedervi un gap di tempo tale da non mettere in pericolo il mio cucciolo.
    Per lui, ovviamente, ma anche per voi, soprattutto per i bimbi, immagino già provati per la perdita.
    Personalmente preferirei aspettare i canonici sei mesi. In modo da essere veramente sicura.
    E sceglierei un allevamento esente da FIP e che fa tutti i controlli necessari, che, ricordiamo, sono FIV e FELV, HCM e PKD.
    Il tutto non semplicemente detto "sì, lo faccio", ma con copie dei risultati degli esami mostrate. Poi che rilasci, ovviamente, il pedigree.
    Questo prima di prenotare un nuovo cucciolo.

    Edited by Michiru75 - 3/11/2014, 12:26
     
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    Sono molto contenta che abbiate deciso, pur nel dolore, di rendere felice un altro cucciolo!
    Sui tempi necessari perché l'ambiente si"igienizzi" non aggiungo nulla per ignoranza mia ma fossi in voi, nel dubbio non mi rivolgerei allo stesso allevamento.
    Spero che il tempo e la felice attesa vi aiutino.
     
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    Trovare un allevamente che testi il coronavirus non è tanto semplice, tra siti visitati e telefonate dirette, ad allevamenti che fanno i test di prassi e a cui sono risalita dai pareri raccolti in questi forum, non ne ho trovati; alcuni dichiarano che il coronavirus è talmente diffuso che non ritengono di doverlo testare. L'unico che mi hanno segnalato che fa quel test è vicino a Gorizia, da Milano un po' scomodo.
    Visto che mi avete consigliato di cercare un cucciolo esente magari sapete darmi qualche dritta, almeno in Lombardia. Sto impazzendo a cercare un allevamento affidabile ma intanto almeno mi distraggo, le lacrime non smettono di scendermi appena penso alla mia piccola.
     
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    Anna&Anastasia

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    Credo che il tempo serva sia alla sicurezza della new entry, sia per voi, per poter elaborare il lutto.
    Mi spiace, per quanto riguarda gli allevamenti in zona non ti saprei dire. Ma è meglio fare più strada e trovare un allevamento serio. Alla fine il viaggio lo fai solo un paio di volte.
     
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    Mi fa piacere leggerti di nuovo , anche se col dolore per Minnie ti fai coinvolgere dalla ricerca di un altro cucciolo e questo è positivo.
    Hai provato a sentire l'allevatrice dei mici di Satsuki ?
     
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    Non so, non sono riuscita a capire chi è, ho letto qulache post ma non ho trovato informazioni, se puoi dirmelo.
     
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    Ti ho scritto via mp!
     
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    Grazie!!!
     
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  9. codamorbida
     
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    tempo fa dicevi che l'allevamento di provenienza (di cui non ho trovato riferimenti) aveva i gatti esenti da malattie infettive.Quali sono le analisi che ti hanno girato?
    ad ogni modo é consigliabile aspettare una finestra di tempo e fare in modo che il gatto non venga mai in contatto con gatti domestici liberi o peggio randagi.
    Sugli allevamenti: ve ne sono vari di qualità che effettuano tutti i test compreso fcov tra cui anche laguna a venezia o murmur's in friuli per citarne un paio ma é indispensabile raccontare all'allevatore la situazione e seguire i suoi consigli
     
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    Vedete, sono molto demoralizzata, speravo che la ricerca di un nuovo cucciolo mi distraesse dalle perdita del mia tesorina ma non è così.
    So benissimo che non posso prendere un cucciolo subito e sicuramente apprezzo un allevatore serio che ama i suoi cuccioli e si preoccupa che vadano a stare bene.
    E' anche vero che gli allevatori (con i quali parlo della mia situazione sempre) non conoscendomi non possono sapere quanto ammassi la mia cucciola e quanto bene sia stata trattata (mai contatti esterni, pulizia rigorosa, cibo di prima qualità e coccole in gran quantità) nè che, esendo biologa e occupandomi di ricerca clinica, conosco molto bene i virus e le loro capacità di sopravvivenza in un ambiente esterno all'ospite. Quello che vorrei ora è solo trovare un contatto affidabile, magari una cucciolata in arrivo prossimamente che possa andare bene per noi. Nelle mie ricerche, tra gli allevamenti che testano il fecv, risultano sempre solo quei due che mi avete consigliato nel nord-est e quando si parla di allevamenti sicuri vengono sempre citati fiv,felv, hcm e pkd; per questo il problema coronavirus in tanti non se lo pongono e non ne richiedono il test, come ho fatto io all'inizio.
    Continuerò la mia ricerca..
     
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  11. codamorbida
     
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    Dipende...se i gatti sono tenuti anche in catrun esterni, normalmente è il caso di ville fuori città, alcuni allevatori scrupolosamente fanno test fcov periodici. In un appartamento non sovraffollato e igienizzato dove i gatti non hanno contatti esterni basterebbe farli e richiederli occasionalmente in caso di inserimento, monta esterna etc



    CITAZIONE
    L'allevatore ha i gatti testati, lavora seriamente, e' il fratello di una mia amica anche lei allevatrice e sono molto attenti a queste cose. Minnie non e' uscita se non in veranda al mare (dove comunque giravano dei micetti randaci), ma del resto noi con le scarpe portiamo in casa di tutto...

    da questa frase avevo capito invece che l'allevatore era super scrupoloso e che la gattina era venuta a contatto con randagi, mi sembra avessi anche dei test infettivi dei riproduttori?
    Comunque è proprio difficile che il gatto possa prendersi la fip dalle scarpe altrimenti l'avrebbero tutti. Invece possibile che possa derivarla dal contatto con gatti randagi o non testati.

    In ogni caso ogni gatto è unico e insostituibile quindi credo che altri mici non possano che alleviare la mancanza del precedente.
     
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    Ti ringrazio Sarah per l'attenzione che stai dedicando al mio caso. Il fatto è che gli allevatori stessi mi dicono che in effetti il coronavirus è molto probabile che ce l'abbiano un po' tutti, questo ha stupito sia me che il mio veterinario.

    Per quanto riguardi i test effettuati dall'allevatore anche lui come molti ha fatto i classici ma non questo, avevo capito male io che, all'inizio di questa storia, ancora non avevo ben presente il problema.

    Il contatto con i randagi non ce l'ha avuto, mi sono spiegata male, lei usciva in veranda solo con noi e quello a cui ho pensato è che noi potessimo aver portato l'infezione dalla strada che era frequentata dai randagi. Ti riporto un estratto dal sito della Dr.Addie, accreditata studiosa di fip:
    CIT:"In che modo gatti e gattini prendono il FCoV?
    Il FCoV è un virus molto contagioso, che infetta quasi tutti i gatti con i quali viene a contatto. La fonte principale dell’infezione è costituita dalle feci dei gatti infettati; i gatti sani si infettano condividendo le lettiere con gatti infetti. La seconda più importante via d’infezione è l’esposizione non intenzionale di gatti sani a minuscole particelle di feci infette presenti su scarpe, abiti e mani di persone, su palette, ecc. È probabile che il gatto infetto ingerisca il virus durante la pulizia del pelo o durante il pasto, se particelle di feci abbiano contaminato il cibo." Noi in casa nostra non portiamo scarpe, percui ho pensato alla casa del mare.

    Lo so che la mia Minnie non potrà mai essere sostituita, non è quello che cerco ma solo un altro pelosetto da amare.
    Grazie, ogni consiglio o quesito mi è utile per continuare a capire meglio
     
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  13. codamorbida
     
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    Sono sicura che con calma e pazienza troverai un nuovo pelosetto da cui riceverai tanto amore :)

    La FIP purtroppo è una brutta bestia, però no, da come descrivi è assolutamente impossibile che se la sia presa in veranda perché i gatti randagi coprono le feci in posticini preferibilmente isolati ed è davvero molto improbabile quindi che queste rimangono attaccate alle scarpe. E' più facile che la prendano in allevamento dove condividono le lettiere.

    Beh io di fip ho letto abbastanza e ho sentito i più svariati pareri da parte di allevatori. Diciamo che i metodi per evitare il virus in allevamento ci sarebbero a cominciare dalle norme igieniche. Quando i gatti hanno il coronavirus attivo non dovrebbero figliare ma procedere come descritto dalla dr Addie. Non tutti lo fanno ovviamente perché questo comporta chiusura dell'allevamento e dispendio economico.
    Quel che è certo è che se si adotta un micio da un allevamento che ha avuto casi di fip e non ha seguito la procedura per eliminarlo mantenendo gli stessi riproduttori e non testandoli il rischio di nuovi cuccioli che si ammaleranno è molto elevato quindi si dovrebbe innanzitutto valutare che non ci siano stati casi nel posto in cui ci si rivolge.
     
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132 replies since 26/8/2014, 17:53   1905 views
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