Patologie genetiche nei gatti di razza vs non di razza

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  1. Vjola
     
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    Come mai i gatti di razza sono così soggetti a patologie genetiche?
    Indubbiamente quelli di razza vengono controllati periodicamente e molto più spesso rispetto a quanto succede con i gatti non di razza, che penso nella maggioranza dei casi non vengano per nulla controllati e questo potrebbe spiegare il fatto che certe patologie genetiche sembrino appannaggio dei primi.
    Però è anche vero che un gatto malato, di razza oppure no, se non viene curato vede peggiorare la qualità della vita e se ne può ridurre anche di molto l'aspettativa e il proprietario se ne accorge per forza, a meno che non sia uno di quelli per i quali un animale conta poco più di zero.

    Posso basarmi solo su quello che ho constatato per esperienza diretta, con i 23 gatti non di razza che ho avuto finora.
    Certo il mio campione è estremamente esiguo e quindi poco o nulla rappresentativo e ignoro se siano stati fatti studi specifici sui gatti non di razza.
    Con tutta probabilità che siano meno a rischio di patologie genetiche è solo una mia impressione, sbagliata!

    Edited by Vjola - 26/12/2016, 10:39
     
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    Io scrivo quella che è la mia impressione che però non deriva da uno studio approfondito quindi prendila per quella che è, un'opinione.
    Credo che in tutte le specie, umani compresi, laddove abbiamo un pool genetico più ristretto fissare determinate caratteristiche sia più semplice. Questo vale sia per le caratteristiche desiderate sia per quelle indesiderate come una patologia genetica.
    Per noi che abbiamo dei sib il primo pensiero va all'HCM perché sappiamo bene che è una patologia di cui il sib può soffrire, è subdola e non c'è ancora il test genetico specifico per la razza. Ci sono gatti non di razza che ne soffrono e non so dire in quale misura questa patologia sia più diffusa in una razza piuttosto che un'altra rispetto al "gatto comune".
     
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  3. Vjola
     
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    Satsuki, penso che la tua opinione sia validissima e senz'altro ne sai più di me.

    Adesso vediamo un po' se mi riesce di partorire qualche cavolata.
    Quando è stato definito lo standard di razza sono stati accuratamente testati per le patologie genetiche allora note tutti gli esemplari prescelti e poi via via i loro discendenti per alcune generazioni, prima di procedere alla commercializzazione della razza?

    Esistevano già test validi?

    Per ciò che riguarda l'HMC ovviamente non era possibile, forse (ma non lo so) non era ancora una patologia ben conosciuta e studiata nel gatto ed inoltre anche oggi il test per l'HMC, da quanto ho letto, è valido per razze come Maine Coon, Ragdoll e, mi sembra, Persiano, anche se il risultato di positività o negatività non è predittivo al 100% sullo sviluppo o meno della patologia nei soggetti testati e tanto meno per ciò che riguarderà i loro futuri discendenti.
    Oltretutto questo test non sarebbe altrettanto valido per il Siberiano, per il quale i ricercatori stanno ancora cercando di metterne a punto uno dedicato a questa razza.

    A questo punto mi viene spontaneo domandarmi: gli allevatori che dichiarano che i loro siberiani sono testati e negativi all'HMC, senza fornire ulteriori (anche se magari non richieste dall'acquirente) informazioni sull'effettiva validità del test HMC nel siberiano, non stanno inviando un messaggio, anche se indiretto, con un "vizio" di sostanza ai potenziali compratori, che potrebbero intenderlo come "questi gatti sono negativi al test per l'HMC, quindi sono sani, ergo, non la svilupperanno in seguito"?
     
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    Ti posso dire quello che mi ha detto l'allevatrice dei miei.
    Prima ancora di consegnarmi i test dei genitori mi ha assicurato di aver fatto quanto in suo potere per evitare malattie genetiche ma non poteva assicurarmi al 100% che ne fossero esenti, vuoi per sfiga o vuoi per un suo errore umano, infatti il suo consiglio era verso i due anni di fare un'ecocardio, da ripetere poi intorno ai 4-5 anni.
     
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    Sicuramente, se l'acquirente non è molto informato su queste malattie, potrebbe dedurre questa conclusione: i genitori sono testati per hcm e pkd, sono immuni, di conseguenza sono sicuro al 100% che il cucciolo da me acquistato sarà esente dalla malattia genetica e non si ammalerà mai di questa malattia.
    Sicuramente gli allevatori non hanno interesse a mettere in luce tutti i distinguo del caso, e al tempo stesso non dichiarano il falso, perchè nessuno di loro afferma che garantisce che il cucciolo non svilupperà mai quelle malattie genetiche.
    L'ignorare alcune informazioni importanti da pate di chi non è esperto nelle patologie feline può indurre a trarre conclusioni inesatte, e penso che questo capiti alla maggior parte delle persone al momento di adottare un cucciolo di razza.
     
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  6. Vjola
     
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    CITAZIONE (Satsuki @ 26/12/2016, 17:18)
    Ti posso dire quello che mi ha detto l'allevatrice dei miei.
    Prima ancora di consegnarmi i test dei genitori mi ha assicurato di aver fatto quanto in suo potere per evitare malattie genetiche ma non poteva assicurarmi al 100% che ne fossero esenti, vuoi per sfiga o vuoi per un suo errore umano, infatti il suo consiglio era verso i due anni di fare un'ecocardio, da ripetere poi intorno ai 4-5 anni.

    Un'allevatrice veramente seria e coscienziosa! VUJka8B

    CITAZIONE (heidi @ 26/12/2016, 17:32)
    ...Sicuramente gli allevatori non hanno interesse a mettere in luce tutti i distinguo del caso, e al tempo stesso non dichiarano il falso, perchè nessuno di loro afferma che garantisce che il cucciolo non svilupperà mai quelle malattie genetiche....

    Concordo pienamente.
     
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  7. Vjola
     
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    Conoscete questo allevamento di gatti siberiani?
    Riguardo a PDK e HMC scrivono:
    "PKD ed HCM sono due brutte sigle. Rappresentano anomalie genetiche tipiche di alcune razze feline (fortunatamente la razza Siberiana non è tra queste). Sono rispettivamente un'anomalia che riguarda la possibile formazione di cisti renali ed una che provoca disfunzioni cardiache. Le anomalie genetiche si tramandano da genitore a figlio, non sono contagiose, ma è sufficiente che un genitore ne sia affetto perchè i cuccioli la possano ereditare. Non esistono cure specifiche e le malattie derivanti si sviluppano con l'età. In alcune razze feline l'incidenza di alcune anomalie genetiche è altissima. La razza Siberiana fortunatamente non rientra tra queste, ma la possibilità che qualche allevatore di pochi scrupoli abbia incrociato, per esempio, un Persiano all'interno di una linea di sangue Siberiana o di altra razza, purtroppo esiste.

    Anche ammesso e non concesso che non siano patologie tipiche del Siberiano o che in questa razza l'incidenza non sia altissima, mi sembra che metter giù il discorso in questi termini, che stanno tra la negazione pressoché assoluta e l'approssimazione, possa legittimamente ingenerare in chi legge una perplessità di fondo, non tanto sulle patologie, ma sull'opportunità di acquistare da...

    E mi fermo qui.
     
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    Personalmente non conosco quell'allevamento ma in calce hanno scritto che comunque testano i loro gatti (in una buona clinica, è la stessa in cui vado io), il che è già molto. C'è chi nega l'esistenza di malattie genetiche nel siberiano per evitare di testare e spendere soldi... certo si può facilmente obiettare che per allevare ci vuole un minimo di conoscenza di genetica.
    Comunque, il discorso sugli allevatori senza scrupoli che incrociano il sib con altre razze mi pare un po' campato in aria oggigiorno, se il gatto è stato incrociato con il persiano o il maine coon è successo tempo fa. Tra l'altro incrociare oggi di straforo un siberiano con un gatto con un normale livello di feld1 non so quanto potrebbe giovare alle vendite, dando per scontato che l'obiettivo dell'allevatore con pochi scrupoli sia quello.
    Avevo letto tempo fa un articolo che parlava di come stiano studiando i pedigree di gatti affetti da hcm per capire da dove venga questa malattia e di come stessero arrivando piano piano a capire quali siano stati i "punti di ingresso" della patologia nella razza.
     
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  9. Vjola
     
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    Concordo con quanto dici.

    CITAZIONE (Satsuki @ 27/12/2016, 09:55)
    ....Avevo letto tempo fa un articolo che parlava di come stiano studiando i pedigree di gatti affetti da hcm per capire da dove venga questa malattia e di come stessero arrivando piano piano a capire quali siano stati i "punti di ingresso" della patologia nella razza.

    Temo che non si arriverà tanto presto o non si arriverà mai ad individuare con certezza i "punti di ingresso", in quanto l'HCM non colpisce solo i gatti di razza, ma anche quelli comuni; genitori, nonni, bisnonni, trisavoli, ecc. dei gatti che sono stati scelti come "prototipi" della razza siberiana, si erano senz'altro mescolati con gatti di varia e incerta tipologia da chissà quanto tempo; se, come ho letto, erano i "gatti di fattoria", i proprietari non si preoccupavano certo degli accoppiamenti, ragion per cui si riproducevano come, quando e con chi gradivano o avevano sotto zampa al momento, trasmettendo alla prole non solo le caratteristiche auspicabili, ma purtroppo anche le patologie genetiche o la predisposizione ad esse.
    A bilanciare il tutto entrava in gioco la selezione naturale, che però da quando ci ha messo mano l'uomo con l'istituzione delle razze, non ha più potuto svolgere il ruolo assegnatole da Madre Natura.
     
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  10. Cristiana Pallavicino
     
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    CITAZIONE (Vjola @ 27/12/2016, 16:49) 
    A bilanciare il tutto entrava in gioco la selezione naturale, che però da quando ci ha messo mano l'uomo con l'istituzione delle razze, non ha più potuto svolgere il ruolo assegnatole da Madre Natura.

    Vjola

    la selezione naturale funziona in pieno quando la malattia si manifesta prima dell'età riproduttiva. In malattie come la HCM e la PKD ma non solo queste, la malattia compare dopo che l'animale si è già riprodotto e allora la selezione naturale non ha un gran effetto.

    Poi, paragonare animali di razza che nella sua maggior parte sono curati meglio e quando sono malati sono portati dal vet a gatti randagi che pochi curano non si può fare per il semplice motivo che non sappiamo di cosa muoiono i randagi e oltre questo la morte di questi per accidenti come essere investiti non esclude che potrebbero venire a morire di una patologia.

    Anch'io ho salvato dalla strada una gattina di circa 1 anno quando avevo solo la mia prima sib, è stata curata come i miei sib ed era sana come lo sono stati tanti gatti di razza. Non possiamo fare un paragone fra gatti di razza e gatti non di razza ma tenuti e curati come gatti di casa perché questo escluderebbe i gatti randagi che sono la maggior parte dei gatti non di razza...

    Nei sib si è riusciti a capire dove sono stati i primi gatti che hanno introdotto la HCM da uno studio fatto in USA tanti anni fa quando la popolazione aveva meno "probabili" incroci fra sib e altre razze,cosa che purtroppo è successa da parte di allevatori senza scrupoli che hanno voluto usare delle scorciatoie per ottenere un look più rotondo o peli più folti o un colore "alla moda". Questi probabili incroci hanno portato non solo PKD e HCM in nuove linee ma anche altre tante malattie genetiche, fra cui la Pkdef.

    Ciò non toglie che finché non ci rendiamo conto che le mutazioni esistono e che non sono una rarità, tutt'altro ... ogni volta che si divide una cellula del nostro corpo crea la possibilità di una mutazione. Quando queste mutazioni succedono nelle cellule che fanno parte del corpo spesso non sono notate o lo saranno solo dopo passato del tempo ( es. tumori) quando un virus o un batterio entra in una nostra cellula può causare mutazioni o alterazioni del nostro DNA.

    Le mutazioni che sono quelle che creano una maggiore visibilità sono quelle che succedono nelle nostre cellule riproduttive - sempre che capitino in punti dove il DNA ha una funzione esplicita e che fa parte del fenotipo. Per esempio, la mutazione del gene per il nero creando o il gene mutato per chocolate.
    Però non sono tante le mutazioni che succedono nei punti della catena del DNA che ha una funzione esplicita, la maggior parte succede in punti che a oggi sono chiamati "junk DNA" ossia DNA mondezza - non perché in effetti sia mondezza ma perché fino a oggi non si capisce il perché della sua esistenza. Altre mutazioni succedono in punti dove il DNA ha una funzione non visibile ma che altera il genotipo - come le malattie.

    Quando senti le storie dei primi allevatori di siberiani ci sono ricordi di gatti che avevano 15 e più anni sempre in salute... la selezione umana ha sicuramente aumentato il numero di gatti siberiani in giro e l'alimentazione con croccantini e scatolette probabilmente non è un fattore che aiuti la longevità, specialmente in quelli che usano prodotti meno buoni o addirittura che non sarebbero il mangiare naturale del gatto ( mais, grano etc...) come primi componenti.
     
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  11. Vjola
     
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    CITAZIONE (Cristiana Pallavicino @ 27/12/2016, 21:53)
    Vjola

    la selezione naturale funziona in pieno quando la malattia si manifesta prima dell'età riproduttiva. In malattie come la HCM e la PKD ma non solo queste, la malattia compare dopo che l'animale si è già riprodotto e allora la selezione naturale non ha un gran effetto.

    Non avevo riflettuto su questo aspetto.
    Quindi, se ho ben capito, visto che una patologia come l'HCM può diventare manifesta a partire dall'anno e mezzo-due di vita, nel frattempo i gatti avrebbero tutto il tempo di procreare diverse cucciolate e al massimo ad un certo punto potrebbero morire i genitori, mentre i figli, arrivando a loro volta all'età riproduttiva, per i resto della loro vita trasmetterebbero quasi sicuramente la patologia o quanto meno la predisposizione ad essa, ai loro discendenti.

    CITAZIONE
    Poi, paragonare animali di razza che nella sua maggior parte sono curati meglio e quando sono malati sono portati dal vet a gatti randagi che pochi curano non si può fare per il semplice motivo che non sappiamo di cosa muoiono i randagi e oltre questo la morte di questi per accidenti come essere investiti non esclude che potrebbero venire a morire di una patologia.

    Non intendevo il procedere ad esami post mortem nei gatti randagi (proprio perché non si sa nemmeno dove vadano a morire), per capire se e in che percentuale siano deceduti a causa di HCM o altre patologie genetiche; mi chiedevo se non fossero mai stati fatti degli screening su campioni rappresentativi di randagi vivi e in apparente salute.
    Con tutta probabilità non è mai stato fatto, vuoi per oggettive difficoltà di carattere pratico-organizzativo (cattura, esecuzione degli esami, ecc.) e per i costi decisamente non indifferenti che comporterebbe una simile procedura, vuoi per l'impossibilità di determinarne a priori se il gioco valga effettivamente la candela.

    CITAZIONE
    Nei sib si è riusciti a capire dove sono stati i primi gatti che hanno introdotto la HCM da uno studio fatto in USA tanti anni fa quando la popolazione aveva meno "probabili" incroci fra sib e altre razze,cosa che purtroppo è successa da parte di allevatori senza scrupoli che hanno voluto usare delle scorciatoie per ottenere un look più rotondo o peli più folti o un colore "alla moda". Questi probabili incroci hanno portato non solo PKD e HCM in nuove linee ma anche altre tante malattie genetiche, fra cui la Pkdef.

    Ciò non toglie che finché non ci rendiamo conto che le mutazioni esistono e che non sono una rarità, tutt'altro ... ogni volta che si divide una cellula del nostro corpo crea la possibilità di una mutazione. Quando queste mutazioni succedono nelle cellule che fanno parte del corpo spesso non sono notate o lo saranno solo dopo passato del tempo ( es. tumori) quando un virus o un batterio entra in una nostra cellula può causare mutazioni o alterazioni del nostro DNA.

    Le mutazioni che sono quelle che creano una maggiore visibilità sono quelle che succedono nelle nostre cellule riproduttive - sempre che capitino in punti dove il DNA ha una funzione esplicita e che fa parte del fenotipo. Per esempio, la mutazione del gene per il nero creando o il gene mutato per chocolate.
    Però non sono tante le mutazioni che succedono nei punti della catena del DNA che ha una funzione esplicita, la maggior parte succede in punti che a oggi sono chiamati "junk DNA" ossia DNA mondezza - non perché in effetti sia mondezza ma perché fino a oggi non si capisce il perché della sua esistenza. Altre mutazioni succedono in punti dove il DNA ha una funzione non visibile ma che altera il genotipo - come le malattie.

    Grazie Cristiana, chiarissima come sempre, sei riuscita a farti capire persino da me!

    CITAZIONE
    Quando senti le storie dei primi allevatori di siberiani ci sono ricordi di gatti che avevano 15 e più anni sempre in salute... la selezione umana ha sicuramente aumentato il numero di gatti siberiani in giro e l'alimentazione con croccantini e scatolette probabilmente non è un fattore che aiuti la longevità, specialmente in quelli che usano prodotti meno buoni o addirittura che non sarebbero il mangiare naturale del gatto ( mais, grano etc...) come primi componenti.

    Perfettamente d'accordo.
    Personalmente nutro non poche perplessità anche sugli alimenti che hanno fama di essere ottimi.
    Con i miei gatti ero partita parecchi anni fa con soli alimenti freschi e mi trovavo molto bene; in seguito, un po' per motivi di tempo e un po' perché alcuni dei gatti che avevo accolto erano abituati a solo cibo industriale e solo quello accettavano, sono passata a umido e secco per tutti, ma da poco più di un paio d'anni ho bandito totalmente questi cibi e sono tornata "alle origini".
    Gli alimenti industriali sono indubbiamente comodi, sempre pronti all'uso, ma da quando li ho eliminati, i miei pelosi ne hanno tangibilmente guadagnato.
    D'altra parte, così come non è bene per noi umani mangiare solo cibi in scatola o liofilizzati o secchi, anche se di ottima qualità, a maggior ragione, secondo il mio punto di vista, non è bene per il gatto.
     
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  12. codamorbida
     
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    Non ho nulla da aggiungere a quello che ha esaurientemente spiegato Cristiana.
    Questo tipo di comparazione è impossibile proprio per le ragioni di cui sopra.
    Aggiungo solo che da mia seppur piccola esperienza ho raccolto storie di mici comuni in cui l'età e le cause dell'improvviso decesso (arresto cardiaco) risultavano compatibili con hcm, almeno a detta del vet che ne ha constatato la morte. Per accertare esattamente la natura del decesso si dovrebbe sottoporre il micio ad esame autoptico ma nei mici comuni è molto difficile che venga richiesto . Nei gatti di razza ceduti da compagnia l'esame è spesso richiesto perché può essere utile sia per il proprietario che per l'allevatore ma anche qui non tutti se la sentono di farlo effettuare. Succede quindi che l'esame autoptico normalmente si fa effettuare solo sui riproduttori della razza.
    Sempre per quanto riguarda l'hcm è vero che nessun allevatore anche se ha i riproduttori testati può garantire che il micio non sarà affetto dalla malattia Epperò per evitare questa triste evenienza l'allevatore dovrebbe cercare di non incrociare linee pericolose utilizzando linee a rischio con mici deceduti di questa malattia magari da entrambe le parti e in più generazioni.
    Ultima piccola parentesi: alimentazione. Le pappe commerciali non vanno demonizzate, ci sono prodotti superpremium che senza contenere conservanti artificiali e sostanze pericolose garantiscono un perfetto equilibrio nutrizionale per i mici con dosi adeguate di taurina e di vitamine. In una dieta fatta in casa di solito questo equilibrio è ben difficile da raggiungere a meno che ovviamente non si opti per la barf, fatta a modo. In sintesi a mio parere la dieta casalinga può fare molti danni per chi non è più che esperto mentre, sapendo scegliere, in commercio si trovano ormai ottime pappe. Di sicuro una dieta solo a base di scatolette non convince neppure me, qualcosa di fresco ( a vapore per quanto mi riguarda) andrebbe sempre somministrato.

    Edited by codamorbida - 2/1/2017, 13:27
     
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  13. Vjola
     
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    CITAZIONE (codamorbida @ 2/1/2017, 13:11)
    [...]Aggiungo solo che da mia seppur piccola esperienza ho raccolto storie di mici comuni in cui l'età e le cause dell'improvviso decesso (arresto cardiaco) risultavano compatibili con hcm, almeno a detta del vet che ne ha constatato la morte. Per accertare esattamente la natura del decesso si dovrebbe sottoporre il micio ad esame autoptico ma nei mici comuni è molto difficile che venga richiesto . Nei gatti di razza ceduti da compagnia l'esame è spesso richiesto perché può essere utile sia per il proprietario che per l'allevatore ma anche qui non tutti se la sentono di farlo effettuare.[...]

    L'unico caso di decesso improvviso e senza causa apparente di cui sono stata testimone è quello di Wendy, la gatta quindicenne di mia madre; è sempre stata bene, ma un mattino,improvvisamente, mentre si avviava verso la gattaiola è crollata a terra senza vita; una cosa davvero fulminea.
    Che si fosse trattato di HCM oppure no, non lo saprò mai, perché non è stata fatta l'autopsia.
    Non ho mai voluto far eseguire questo esame a nessuno dei miei animali morti, perché mi sembra una profanazione; capisco che non è un pensiero razionale, dopo la morte quel che resta è solo "il vestito" del nostro caro, animale o persona che sia...ma non posso sopportare l'idea di saperlo taglizzato ed esaminato.
    E sì che fin da ragazzina, se trovavo un animale morto per l'ingiro, lo esaminavo fuori...e dentro, ma con quelli che ho amato no, non ci riuscivo e non ci riesco tuttora e non voglio nemmeno che lo faccia il veterinario, tant'è vero che nelle rare occasioni in cui me l'hanno proposto, ho sempre rifiutato.

    CITAZIONE
    Ultima piccola parentesi: alimentazione. Le pappe commerciali non vanno demonizzate, ci sono prodotti superpremium che senza contenere conservanti artificiali e sostanze pericolose garantiscono un perfetto equilibrio nutrizionale per i mici con dosi adeguate di taurina e di vitamine. In una dieta fatta in casa di solito questo equilibrio è ben difficile da raggiungere a meno che ovviamente non si opti per la barf, fatta a modo. In sintesi a mio parere la dieta casalinga può fare molti danni per chi non è più che esperto mentre, sapendo scegliere, in commercio si trovano ormai ottime pappe. Di sicuro una dieta solo a base di scatolette non convince neppure me, qualcosa di fresco ( a vapore per quanto mi riguarda) andrebbe sempre somministrato.

    Potrebbe anche capitare che cibi indutriali di ottima qualità non siano tolletati bene da tutti i gatti.
    Ho provato a seguire i consigli del veterinario per Susy, che aveva dei problemi renali, utilizzando i prodotti che mi aveva consigliato, ma la situazione restava sempre identica: quotidiani vomitini di schiumetta bianca, scarso appetito e dimagrimento.
    Quando ho cominciato a darle solo carne cruda oppure al vapore, latte e tuorlo d'uovo, basta vomitini ed aveva ripreso peso.
    Marino invece vomitava regolarmente un paio di volte al giorno, talvolta si trattava solo di rigurgito, perché mangiava troppo velocemente, ma il più delle volte era cibo semidigerito.
    Le marche consigliatemi dal veterinario erano RC, Hill's e Iams, non ricordo il tipo esatto; purtroppo è sempre andata a finire che rifiutava questi cibi, quindi li regalavo al gattile.
    Lui voleva solo crocchette Purina One e come umido Petreet o Friskies Diamant; Almo non gli piaceva, i gatti dei vicini però gradivano moltissimo...
    Anche Remì aveva problemi di vomito e saltuariamente anche diarrea.
    Cibi più costosi non me li posso proprio permettere, per noi è già un miracolo riuscire ad arrivare alla fine del mese, sempre sperando che non capiti qualche imprevisto...
    Alla fine ho risolto tutti i problemi alimentari...gattosi... abbandonando ogni cibo industriale e tornando alle origini; adesso mangiano solo carni bianche al vapore, ogni tanto quaglietta, una noce di fegato crudo a settimana, tuorlo d'uovo un paio di volte, latte a volontà, formaggio; tutti i giorni un pasto è di sola carne cruda, ma non per Viola e Milla, che non vogliono niente di crudo, femminucce carognette...si allontanano schifate e piuttosto saltano il pasto.
    Certo, fosse per i maschietti, loro mangerebbero solo carni crude, d'altra parte un vero gatto dovrebbe amare sopra ogni cosa proprio la carne cruda.
     
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    @Sarah: Sicuramente per l'hcm si può fare qualcosa, anzi molto, ma ci sono un sacco malattie rare di origine genetica, uno la mano sul fuoco non può metterla mai. Vale anche per gli esseri umani...
     
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  15. codamorbida
     
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    Certo ma la selezione serve anche a questo.Quando la malattia viene individuata nella razza si cerca di escluderla non utilizzando/mettendo insieme linee portatrici.E se in passato questo poteva essere difficile visto che si lavorava su poche linee ora ve ne sono in abbondanza mi sembra. Questo per l'hcm (che tra l'altro è infida perché può saltare generazioni), ma anche per altre patologie genetiche quando vengono individuate nella razza.Se cio' non assicura che il micio sarà eterno e non prendera' qualcos altro, statisticamente sono queste le malattie genetiche di cui e' stata riscontrata una mortalità piu' elevata nei sib. In sintesi un'occhiatina al pd forse viene sempre utile.
    Per quanto riguarda l'alimentazione anche se qui andiamo OT io continuo a nutrire dubbi sul latte di mucca.Da ragazzina non lo sapevo e spesso ai mici randagi davo latte allungato con acqua senza problemi (per fortuna) ma negli ultimi 10 anni sia i vet, i nutrizionisti che tutti gli allevatori che ho conosciuto mi hanno sottolineato sempre che non va bene, può dare problemi intestinali.Semmai latte di capra ma mai di mucca.Se lo evito proprio, mi dicono, è meglio. E mai formaggi perché troppo grassi per un micio.
     
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14 replies since 26/12/2016, 01:58   401 views
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