FIP e Coronavirus

ALLEVAMENTI e coronavirus

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  1. Katia_kc
     
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    Ciao a tutti. Vorrei porre una domanda a tutti gli allevatori qui presenti sperando in una risposta sincera. È vero che tutti i gatti vengono venduti con coronavirus quindi ad alto rischio di FIP e quindi morte certa ? È vero che vendete i vostri cuccioli dandoli x sani quando in realtà sani non lo sono perché a rischio di morte certa senza AVVISARE di ciò l'acquirente? E non è vero che solo con l esame delle feci viene fuori se un gatto ha il coronavirus. Quindi quando scrivete testato coronavirus negativo avete fatto semplicemente un test delle feci dove risulta quasi sempre negativo ma negativo non lo è xké sapete benissimo che l unico vero esame che dà esito certo è un esame del sangue specifico e nessuno lo fa fare....
     
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  2. MoskvaSibCat
     
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    CITAZIONE (Katia_kc @ 15/4/2019, 07:08) 
    Ciao a tutti. Vorrei porre una domanda a tutti gli allevatori qui presenti sperando in una risposta sincera. È vero che tutti i gatti vengono venduti con coronavirus quindi ad alto rischio di FIP e quindi morte certa ? È vero che vendete i vostri cuccioli dandoli x sani quando in realtà sani non lo sono perché a rischio di morte certa senza AVVISARE di ciò l'acquirente? E non è vero che solo con l esame delle feci viene fuori se un gatto ha il coronavirus. Quindi quando scrivete testato coronavirus negativo avete fatto semplicemente un test delle feci dove risulta quasi sempre negativo ma negativo non lo è xké sapete benissimo che l unico vero esame che dà esito certo è un esame del sangue specifico e nessuno lo fa fare....

    Mi dispiace ma quanto ha scritto non corrisponde alla realtà.
    I fatti sono questi:

    Non esiste un solo coronavirus, coronavirus è una “famiglia” si virus. Provi a leggere qua: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Coronavirus

    Tutti i felini, inclusi quelli selvatici, tigri, leoni e specialmente i cheetah, sono passibili di contrarre uno dei vari tipi di coronavirus.

    Il coronavirus che può e sottolineo PÙO sviluppare in FIP è un coronavirus intestinale. Lo sottolineo perché solo una piccola parte dei gatti con coronavirus intestinale sviluppano effettivamente la FIP.

    Ci sono gatti che non hanno il coronavirus intestinale.
    Ci sono gatti che non hanno il coronavirus intestinale ma lo acquisiscono dopo aver contatto con feci contaminate.

    Di questi gatti contaminati, parte eliminerà il virus senza problemi, un altra parte avrà il virus nell’intestino e rimarrà un portatore sano.
    Una parte minore dopo aver contratto il virus si ammalerà di FIP

    Per questo le dico con sincerità e con conoscenza di cosa è questa malattia che quanto ha scritto è lontano anni luce da essere corretto.

    In primo luogo, ci sono allevatori che hanno gatti esenti dal coronavirus, chi prende uno di questi cuccioli potrebbe comunque vederselo ammalare di FIP, perché la contaminazione può avvenire sia che si lasci il gatto in giardino o si passeggi col gatto in giro al guinzaglio (dove un altro gatto può aver lasciato feci contaminate), sia che si porti una piccolissima parte di feci contaminate dal virus dentro casa appresso le scarpe o nei vestiti.

    I test nelle feci per coronavirus non differenziano quale tipo di coronavirus è e per questo non sono una indicazione che il gatto svilupperà la FIP. Indicano soltanto che il gatto ha coronavirus. Quello che sarebbe più significativo è la titolazione; se alta si suppone un rischio maggiore, se bassa si suppone un rischio minore. Ma sono supposizioni e non certezze se svilupperà o no la FIP, sia se ha titolazione alta, che media o bassa.

    Dire che il test di feci per coronavirus viene quasi sempre negativo è totalmente errato, occorre capire cosa è un portatore sano. Un portatore sano ha il virus ma lo elimina sporadicamente nelle feci, questi sono i casi dove ci può essere un test negativo anche se i gatto ha il coronavirus... ma non si può dire che i test siano quasi sempre negativi o che siano falsi negativi. Specialmente se si parla di allevamenti o posti dove ci sono più gatti ed è praticamente impossibile che nessuno dei gatti stia eliminando il virus in quel momento.

    L’esame nel sangue non da certezze maggiori per quanto ne sia a conoscenza e costa molto di più, sarebbe impraticabile per qualsiasi persona , allevatore o no, di eseguire un test così caro per tutto il tempo necessario per assicurarsi che il gatto non ha il coronavirus. Darebbe anche un falso sentimento di sicurezza perché, come ho già spiegato, basterebbe una micro particella di feci contaminata per portare un coronavirus dentro la casa in modo inavvertito e involontario.
    Se legge lo studio fatto dalla dottoressa Diane Addie potrà capire più a fondo questi aspetti.

    Conosco un allevatore che ha speso tantissimi soldi ed è riuscito ad avere un allevamento esente dal coronavirus. Purtroppo non è stato una sicurezza per tutti i cuccioli, perché qualche cucciolo nella nuova casa durante la vita è stato contagiato dal virus e ha sviluppato la FIP.

    Lo studio della malattia va avanti da oltre 20 anni ed i maggiori esperti mondiali (fra cui il dr. Niels Peddersen) possono ancora offrire solo questi consigli:

    Manutenzione di un ottimo sistema di igiene, pulizia giornaliera delle cassette di sabbia è il minimo indispensabile, sia per un allevamento che per chi ha uno o più gatti a casa.

    Con la conoscenza odierna che uno dei fattori che causa la mutazione del normale e innocuo coronavirus intestinale è lo stress , eliminare tutte le possibili cause di stress ai gatti.

    Oggi si sa che la tendenza a sviluppare la FIP ha una causale famigliare (a oggi non si può dire genetica) e per questo da un allevamento vanno eliminati dalla riproduzione:
    Tutti i maschi che nelle cucciolate prodotte con varie femmine hanno figli che sviluppano la FIP
    Tutte le femmine che in varie cucciolate con lo stesso maschio producono cuccioli che sviluppano FIP


    La ricerca continua, ma bisogna capire cosa sono i virus e come agiscono per capire che non è tutto nero o bianco come scrive lei. I coronavirus sono tipi di virus altamente mutabili (caso della SARS che è causata da un coronavirus) e per questo a oggi non si riesce a produrre un vaccino che abbia efficienza.
    Che una volta mutato in agente della FIP a oggi non esiste un trattamento che possa essere effettivo, anche con utilizzo di antivirali.
    Essendo un virus gli antibiotici non hanno effetto.

    Chi vuole prendere un cucciolo dovrebbe informarsi bene prima di dare una caparra, preferibilmente dovrebbe andare a visitare l’allevamento anche più volte e vedere come funziona l’allevamento, come stanno i gatti, quale è il carattere dei gatti, che persona è l’allevatore, ecc...
    Non tutti gli allevatori danno questa disponibilità, lo so.
    Ma di sicuro uno scucciolatore o non le risponde o le da una risposta secca ... un affabulatore che pensa solo alla vendita ed è scorretto non perderà molto tempo a rispondere le sue domande, sia per mail che al telefono, basta che lei inizi con i primi contatti e poche domande e mantenga contatti e domande al lungo del tempo.
    Non è una regola ferrea ma sono segnali che indicano a quale gruppo potrebbe appartenere.

    Non so come abbia avuto il tipo di informazioni che ha scritto sulla FIP. Forse è un idea sua o forse qualcuno la ha mal informata. Suggerisco che legga su siti SERI cosa è questa malattia e non su blog o siti personali di chicchessia dove ognuno può scrivere qualsiasi cosa, da una verità ad una bugia assurda e per questo lasciano il tempo che trovano ...

    Edited by MoskvaSibCat - 18/4/2019, 11:55
     
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    Buongiorno, non sono allevatrice ma ho avuto una micia che è morta di fip ad un anno di età e per questo mi sono molto documentata; sono anche ricercatrice percui ho potuto verificare su riviste scientifiche. Mi trovo in pieno accordo con quanto detto sopra da Cristiana che spiega tutto nei dettagli. Lei è stata molto esaustiva percui non aggiungo altro; la mia micia era stata malata per altro, aveva preso a lungo antibiotici, era indebolita e in più, ahimè, l'abbiamo portata in vacanza causandole probabilmente altro stress; si è ammalata infatti proprio dopo le vacanze. Purtoppo il coronavirus c'è ed è facile portarlo anche in casa noi stessi; gli allevatori più seri riconoscono questo e anche un allevatrice che aveva l’allevamento esente da coronavirus, ha riconosciuto che era così perché aveva un allevamento giovane, lei stessa era consapevole di non essere sicura di poter mantenere questa situazione a lungo nel tempo o che un micio potesse prendere il virus appena uscito da lì, sarebbe come pretendere che in casa nessuno avesse mai il raffreddore.
    Spero di essere stata utile; la cosa che mi ha deluso dell’allevatore, semmai, è stata che lui abbia negato che la gatta avesse il virus quando me l’ha data, nessuno di noi due avrebbe potuto affermare una cosa simile, io non l’ho fatto, l’ho solo avvisato; questo mi ha fatto capire quanto poco sapesse della situazione; dopo quella brutta esperienza (era la mia prima gatta e ignoravo molte cose) ho cercato allevatori seri, che testano i gatti per le patologie che ha senso verificare, ho conosciuto allevatori con una gran passione e ho avuto gatti meravigliosi.
     
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    Ciao ragazzi , è da un po’ che non scrivo, come sapete Romeo ci ha lasciati per Fip, a 5 mesi . Vede Cristiana lei è vero è stata molto esaustiva ma per principio io il discorso lo riduco molto più brevemente: se uno vende un gatto a 1000 euro , il gatto deve essere sano. Punto . Se poi portandolo a casa, si ammala si becca il coronavirus , se lo passa con un altro gatto , si infetta alle mostre o chissà in quale altro modo se lo prenda ok, può continuare a fare lei 1000 esempi. Questo non toglie che in Fip muoiono ben il 10 % dei gatti che hanno il coronavirus , è una cifra alta non bassa. Il resto vive una vita completamente normale e questo è vero , ma il problema è di quel 10 %. Io sono rientrata nel10 %. Ho speso , senza contare le lacrime che ho versato , 1600 euro in tutto per avere oltretutto un gatto morto . Ora 1600 euro può capire che ne possiamo discutere fino a domani mattina...

    Inoltre se una come me non ha gatti in casa, Romeo non è venuto in contatto con nessun altro animale , e comunque 4 veterinari mi hanno detto che la storia che calpestando una cacca di gatto infetto e la cacchina che rimane sotto le scarpe viene portata in casa e quindi da lì porterebbe essere infetto.... lascia il tempo che trova , oltretutto schiacciare una cacca di gatto è anche arduo dal momento che non è come il cane che la fa ovunque ma sono nella terra/sabbia e comunque il coronavirus non attivo per sempre. Romeo poteva morire di mille altre cose e non avrei detto niente, ma se l’ho comprato e aveva già il coronavirus non è un comportamento accettabile . Oltretutto la mia grande signora allevatrice non ha ne dato i soldi indietro , anche se prima mi aveva assicurato di sì perché si riteneva responsabile e neanche un cucciolo nuovo. Insomma niente. Dalla fabbrica sono usciti tot gatti, uno era fallato e vabbè ....io sto smuovendo sotto sabbia un sacco di cose , ho già scritto a tutte le associazioni feline e sono tutti d’accordo sul comportamento negativo adottato dagli allevatori . Poi se uno ha i gatti con coronavirus dovrebbe dirlo , e magari se avvertisse che se qualcosa dovesse andare storto le spese sarebbero risarcite. Ma penso che a quel punto i mille euro a gatto non tutti lo sborsano ( e con ragione). Grossi complimenti invece a chi si sbatte per gli allevamenti coronavirus free, ci sono , esistono, si sbattono , ed è giusto che siano messi in risalto , oltretutto no vendono ala stessa cifra, perché parliamoci chiaro .... l’esame del sangue per il coronavirus costa 25 euro .
     
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  5. Katia_kc
     
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    Ho scritto questo post xke sono incavolata nera con l allevatrice Lidia Gladysz allevamento Lilianka in Polonia. Ho comperato da lei una gattina STUPENDA e dolcissima affettuosa buona simpatica....un vero amore insomma. Pagata ben 1200 euro. Più 400 euro di voli aerei. 1600 in tutto. Morta solo dopo 6 mesi che era con noi. Morta di Fip a 11 mesi. Solo dopo la signora mi ha detto che lei nel suo allevamento ha solo gatti con coronavirus e che questo è normale e che tutti gli allevamenti sono così. Ovviamente la stronza non solo non mi ha reso i soldi ma mi ha pure bloccata su FB. Questi allevatori Si dovrebbero vergognare e un comportamento così è da ladra. Mi doveva avvisare e io avrei potuto scegliere. Ovviamente loro non lo dicono. Spetta a te poi scoprirlo. È giusto come ha detto qui sopra Arya..se spendo tutti quei soldi x un gatto...il gatto deve essere sano. Punto.
     
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    Io ti capisco benissimo, so tutti i sentimenti che stai passando , quello di avere ricevuto un’ingiustizia rimane per tanto tempo. Io come ripeto sempre non è che comprando un gatto voglio il certificato dell’immortalità ci mancherebbe altro, però se tu allevatore ti metti in commercio e vendi a queste cifre ( per carità questi gatti li valgono tutti) devi dare un gatto che dal momento che esce dal tuo allevamento è sano. Poi se prende il coronavirus nel giardino di casa a questo punto mai darei la colpa all’allevatore, ma se lo prendo e ha già questo virus è come se avesse avuto una bomba pronta ad esplodere internamente. E io compratore lo devo sapere. Se lo avessi saputo ma avessi avuto delle garanzie lo avrei preso lo stesso magari , ma pagare questi soldi levandoli dalla famiglia , e poi mi ritrovo con niente in mano non è giusto . Questo virus lo hanno moltissimi gatti e questo lo hanno detto anche i veterinari , ma l’allevamento ha La responsabilità di quello che vende, e comunque i sistemi per avere un allevamento senza coronavirus ci sono , sono difficili ? Può darsi , ma nessuno ti ha detto di fare l’allevatore per Forza. Ormai la maggior parte si nasconde dietro questa cosa “eh ma c’è l’hanno quasi tutti” e certo se continuate cosi di questo passo lo avranno tutti per forza.
     
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  7. MoskvaSibCat
     
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    In risposta ai ultimi post.

    Un test per fip costa solo 25 euro:

    Quello più semplice costa poco, vero. Ma non serve fare un solo test in un allevamento e men che meno farlo solo una volta nella vita oppure farlo a tutti i gatti solo una volta all’anno, come fosse un vaccino.
    Vi suggerisco nuovamente di leggere il protocollo creato dalla Dr.ssa Diane Addie per comprendere quanto costa CREARE e MANTENERE un allevamento coronavirus free.
    Si parla di costi altissimi per chi ha un allevamento e lo deve far diventare libero dal virus. Non si tratta solo di testare i gatti.
    Per chi deve iniziare è comunque costoso perché comprende non solo acquisire gatti esenti fidandosi del test fatto dall’allevatore ma poi tenendo il gatto sotto controllo per un periodo più lungo ed isolato da altri prima di far convivere i gatti. Tenere l’allevamento sotto uno stretto protocollo per evitare che possa succedere la contaminazione.
    Poi, anche dopo avere l’allevamento esente, per me, bisognerebbe mantenere contatto con i nuovi proprietari dei cuccioli venduti per seguire la loro vita è nel caso di gatti che venissero a morire di FIP, HCM o altre malattie ereditarie per genetica o famigliarità ritirare i genitori dalla riproduzione.


    Veterinari che affermano che non è vero che si possa introdurre il coronavirus tramite il contagio con feci infetti in scarpe o vestiti:

    Ci sono veterinari e tanti che hanno opinioni diverse, me inclusa. Per un soggetto suscettibile basta un grammo di feci infette per acquisire virus o batteri.
    Inoltre, e caso verificato da me personalmente con la afta epizootica, una concentrazione maggiore di animali tende ad aumentare esponenzialmente il rischio di contagio. In effetti mostre, allevamenti e anche cliniche veterinarie hanno una concentrazione alta di animali e nel caso delle cliniche, buona parte degli animali è lì perché è malata. Basta un solo gatto portatore di coronavirus per poter contaminare ambiente, tavolo e mano dei vet. La mia veterinaria sa che per farmi mettere un gatto ancora dentro il trasportino sul tavolo deve pulire il tavolo e assieme le mani... lo stesso pretendevo dal tavolo dei giudici e dalle gabbie nelle expo. Quando arrivavo le pulivo con prodotti altamente efficienti per sterilizzare se non potevo usare le mie gabbie private.
    Oltre a questo la decorazione delle gabbie oltre a risaltare il gatto serviva anche per evitare il contatto con i gatti dei vicini nel ring e per evitare che il publico toccasse i gatti mettevo una lastra di plexiglass che impediva l’accesso di mani e altri oggetti davanti e sopra le gabbie.

    Capisco la rabbia ed il risentimento. So che non è giusto subire una perdita di un affetto.
    Non difendo l’allevatrice anche se mi sembra di capire che leggendo quanto scrivo possiate pensare che la difendo.
    Vi chiedo soltanto di leggere su siti ATTENDIBILI scientificamente su questa malattia.
    Per quanto io abbia sempre letto il percentuale di gatti che si ammalano è il 5% , ma in casi di alta concentrazione di animali questa percentuale aumenta. Ecco perché ho già letto anche testi (non attendibili) che affermavano di mortalità superiore al 10%.
    Comunque sia la percentuale corretta, quello che importa è capire cosa sia questa orribile malattia, come si sviluppa e cosa bisogna fare per evitarla.
    Ripeto che mi dispiace per la vostra perdita e che non difendo l’allevatrice ma cerco di darvi informazioni corrette e non affermazioni lette in un posto qualsiasi o sentito da gente che non ha studiato a fondo la malattia (tantissimi veterinari compresi in questo gruppo). Se pensate che esagero sulla poca informazione di certi vet vi sbagliate.

    Buona Pasquetta a tutti
     
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    CITAZIONE (MoskvaSibCat @ 22/4/2019, 11:42) 
    Se pensate che esagero sulla poca informazione di certi vet vi sbagliate.

    No, penso che non esageri... i primi mesi con Nausicaa ho girato 3-4 veterinari ed ho notato atteggiamenti, consigli, risposte anche diametralmente opposte tra gli uni e gli altri. Uno, in seguito, ho saputo essere davvero poco preparato sulla somministrazione dei vaccini (!!!), un'altra mi ha dato consigli dietetici del tutto bislacchi ed incongruenti.
    Alla fine ho scelto quella che mi sembrava la meno peggio, membro di uno studio rinomatissimo e molto frequentato in città.
    Ma la trovo davvero molto trascurata sull'igiene... (come del resto lo erano anche gli altri...): mi accoglie e mi fa mettere la gatta sul tavolo appena sgombrato e non disinfettato
    Ora che ho letto le tue osservazioni non posso che confermare la mia impressione di trascuratezza :cry: :angry:

    Mi viene da pensare dunque che in molti casi il coronavirus si possa prendere anche nello studio del veterinario!! (faccio gli scongiuri...)
     
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  9. Katia_kc
     
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    Sicuramente....
     
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  10. MoskvaSibCat
     
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    https://birmanbadcattery.wordpress.com/fip

    Ha degli spunti interessanti a riguardo della effettiva efficienza dei test, per impossibilità di riconoscere fra virus FeCoV e FePV, e fra l’inconsistenza di un unico test fra altri fattori.
    Chi vuole sapere come veramente si deve fare legga Pedersen ...
     
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    CITAZIONE (RomiTur @ 24/4/2019, 16:50) 
    Ma la trovo davvero molto trascurata sull'igiene... (come del resto lo erano anche gli altri...): mi accoglie e mi fa mettere la gatta sul tavolo appena sgombrato e non disinfettato
    Ora che ho letto le tue osservazioni non posso che confermare la mia impressione di trascuratezza :cry: :angry:

    Mi viene da pensare dunque che in molti casi il coronavirus si possa prendere anche nello studio del veterinario!! (faccio gli scongiuri...)

    Ecco questa cosa purtroppo l' ho notata pure io l'unica volta in cui mi recai in ambulatorio dal vet di prima con Arti, entrata nello studio vidi subito il tavolo con qualche pelo e palesemente non disinfettato, rimasi con Arti nella borsa ben tenuta da me e non certo posata a terra sino a che, vedendomi ferma e perplessa, dopo un pò gli si accese la lampadina in testa e provvide finalmente a passare il disinfettante...........
    Anche per questo motivo e non solo per non stressare Arti, preferisco trovare vet disposti a fare visite di routine e vaccinazioni a domicilio e per questo sono restia a portarlo a fare il famoso prelievo di controllo ancora rimandato nell'ambulatorio di uno dei due vet del momento. Non che non sia pulito, intendiamoci, ma c'è un tale via vai di gatti tra cui poveri randagi che rimettono in sesto, che sinceramente ho paura che Arti si possa prendere qualche virus o fungo, anche se il vet sa che sono molto preoccupata di questo e che deve pulire bene, se mai deciderò di andare.......

    Cristiana grazie come al solito per le tue spiegazioni ed i tuoi suggerimenti :thumb_yello:
     
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10 replies since 15/4/2019, 06:08   587 views
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